Cedolare secca per affitti brevi: la tassazione in 3 punti

In questo articolo:

Cedolare secca per affitti brevi: la tassazione in 3 punti


Cedolare secca per affitti brevi: una pratica fiscale molto vantaggiosa per facilitare la gestione con Airbnb e per tutte le tipologie di affitti brevi.


Uno dei punti più complessi per chi vuole gestire gli affitti brevi, è sicuramente legato alla questione fiscale. Tasse e fisco da sempre incombono sulle spalle di consumatori e investitori che, complice l’inflazione, la crisi e la burocrazia, spesso si ritrovano a dover abbandonare sogni e progetti imprenditoriali.

Fortunatamente in Italia esiste la possibilità, concessa dalla legge, di riuscire a gestire al meglio l’experience sugli affitti a breve termine. 

Cedolare secca per affitti brevi: la tassazione in 3 punti


Cedolare secca per affitti brevi: una pratica fiscale molto vantaggiosa per facilitare la gestione con Airbnb e per tutte le tipologie di affitti brevi.


Uno dei punti più complessi per chi vuole gestire gli affitti brevi, è sicuramente legato alla questione fiscale. Tasse e fisco da sempre incombono sulle spalle di consumatori e investitori che, complice l’inflazione, la crisi e la burocrazia, spesso si ritrovano a dover abbandonare sogni e progetti imprenditoriali.

Fortunatamente in Italia esiste la possibilità, concessa dalla legge, di riuscire a gestire al meglio l’experience sugli affitti a breve termine. 

Sto parlando della cedolare secca per affitti brevi, un modo facile e legale per semplificare il lavoro di tutti gli operatori del settore.

Sfruttando la cedolare secca per affitti brevi, saranno in grado non solo di gestire al meglio il proprio business, ma saranno incoraggiati a espandere i loro investimenti e, perché no, ad avere aiuti dal punto di vista fiscale.

Sul web ci sono diversi articoli che parlano di cedolare secca, ma le informazioni sono sempre molto tecniche e complesse, soprattutto per chi si affaccia per la prima volta in questo business. In questo articolo invece, troverai informazioni chiare, facile da apprendere e soprattutto spendibili da subito nella gestione dei tuoi affitti brevi.


1. Cedolare secca per affitti brevi: come funziona questo regime fiscale?


La cedolare secca per affitti brevi è un modello contributivo entrato in vigore per tutti i contratti d’affitto a breve termine che sono stati stipulati dopo il 1 giungo del 2017. A oggi la cedolare secca è imponibile solo per le strutture a godimento di terzi: questo significa che se l’immobile è usato come dimora dal proprietario, la cedolare secca non potrà essere applicata.

Con cedolare secca parliamo di un’imposta, pari al 21%, del guadagno totale sui redditi degli affitti brevi, compresi quelli generati da Airbnb. La cedolare secca per affitti brevi ha sostituito l’Irpef, ossia il classico regime ordinario, e anche tutte le tasse regionali e comunali che venivano applicate su ogni contratto di affitto, a breve o lungo termine.

Uno dei vantaggi sicuramente più interessanti della cedolare secca per affitti brevi è che, grazie alla sua introduzione, non si è più costretti ad aprire partita IVA per affittare una struttura, un’immobile o una singola stanza per un breve periodo.

Creato per aiutare i proprietari che basano il loro business esclusivamente sugli affitti brevi, la cedolare secca è l’ideale per chi gestisce un massimo di 4 appartamenti e affitta immobili ospitando per non più di 30 giorni consecutivi.


2. Cedolare secca per affitti brevi: quando, dove e come pagarla


Esistono due possibilità per pagare la cedolare secca per affitti brevi:


  • Se l’importo è inferiore a 257,52 euro, è possibile pagare la cedolare secca entro il 30 novembre;
  • Se l’importo è maggiore a 257,52 euro, è possibile rateizzare il pagamento: una prima rata, pari al 40%, dovrà esser versata all’Agenzia delle Entrate entro il 30 giungo, una seconda rata, pari al restante 60%, dovrà esser versata entro il 30 novembre.

Esiste una sola eccezione alla normativa: le attività approvate dall’ISA, possono rateizzare ulteriormente il pagamento: 50% da versare a Giugno e 50% da versare a novembre. 

Come possiamo leggere dal sito dell’Agenzia delle Entrate, gli ISA sono: «[…] Indici sintetici di affidabilità fiscale che dal 2019 hanno sostituito in via definitiva gli studi di settore. Sono degli indici che l’Amministrazione finanziaria ha messo a punto al fine di favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili, stimolare l’assolvimento degli obblighi tributari da parte dei contribuenti esercenti attività d'impresa, arti o professioni e il rafforzamento della collaborazione tra questi e l’Agenzia delle Entrate».

Se il pagamento della cedolare secca per affitti brevi è semplice, è ancor più facile la modalità con cui poterla versare. Per farlo è necessario presentare il modello F24, che permette di riunire tutte le tasse in un unico modulo, comprese quelle per gli affitti brevi. 

Il pagamento però avviene in modalità differente, a seconda che il soggetto sia titolare di partita IVA o meno:


  • Se non si ha la partita IVA, il modello F24 e la tassa sulla cedolare secca per affitti brevi può essere pagato in contati, con un assegno circolare, con una cambiale, con vaglia postale, bancomat o carta di credito. Dove? Nelle tabaccherie, all’ufficio postale o direttamente presso una delle sedi dell’Agenzia delle Entrate.
  • • Se invece si possedere la partita IVA, il pagamento dovrà avvenire necessariamente per via telematica tramite i servizi digitali dell’Agenzia delle Entrate, con l’internet banking di banche e poste italiane.


3. Cedolare secca per affitti brevi: come si calcola il totale dovuto


Arrivati quasi alla fine, vediamo ora come funziona il calcolo della cedolare secca per affitti brevi.

Il calcolo di questa tassa è molto semplice: basterà calcolare il 21% sui corrispettivi lordi e non solo sul prezzo pagato per il pernottamento, ma saranno comprese anche tutte le altre spese: pulizia, Wi-Fi, elettricità, gas, acqua, manutenzione, lavanderia e tutto quello che riguarda la gestione e il mantenimento dell’immobile messo in affitto per il breve periodo.


Semplice, veloce e pratico. La cedolare secca per affitti brevi è sicuramente un aiuto non poco importante per chiunque opera nel settore privato o anche per chi si conferma una certezza su Airbnb. Pagare le tasse non piace a nessuno, ma così ci saranno vantaggi davvero importanti per il proprietario.

Sappiamo bene che i costi da sostenere sono sempre tanti e diversi, ecco perché è importante conoscere tutti i modi possibili per riuscire a gestire al meglio non solo la propria struttura ma anche il proprio portafoglio. 

Avere più tempo e denaro a disposizione ci permetterà di vivere al meglio il nostro business, progettare nuovi investimenti e avere la possibilità di assicurarci un reddito fisso e garantito.

Tutto questo grazie anche alla cedolare secca per affitti brevi.


E se anche tu vuoi conoscere altri trucchi e segreti per il tuo business, scopri subito come diventare un leader negli affitti brevi!


Ludovico Cianchetta Vazquez

Ludovico è famoso per aver portato in Europa il business degli affitti brevi con un metodo scalabile e accessibile anche a chi non ha grossi capitali. Intervistato da Forbes, Millionaire, Yahoo Finance e altre pubblicazioni di settore, è il fondatore di BnB Academy.

Articoli correlati

X Close Button Logo
Abbiamo raccolto tutti i segreti per costruire un business redditizio nel settore degli affitti brevi, anche se non hai immobili di proprietà.
ISCRIVITI GRATIS ALL'EVENTO