Cosa si intende per affitto breve?
Prima di addentrarci nelle questioni fiscali, definiamo cosa si intende per "affitto breve" secondo la normativa italiana:
- Locazione di un immobile abitativo per un periodo non superiore a 30 giorni
- Rientra tipicamente negli affitti turistici di case, appartamenti o stanze
- Spesso gestito tramite piattaforme come Airbnb, Booking o altri portali online
- Regolamentato dalla Legge 96/2017 (che ha convertito il D.L. 50/2017)
Questa categoria di affitto gode di un regime fiscale dedicato che presenta diversi vantaggi, soprattutto per chi inizia a muovere i primi passi in questo settore.
Regime fiscale: le due opzioni principali
Per i proprietari persone fisiche che affittano a breve termine ci sono due principali opzioni di tassazione:
1. Cedolare Secca
Questa è l'opzione preferita dalla maggior parte dei proprietari per la sua semplicità e vantaggi fiscali:
- Aliquota 21% o 26%: Dal 2024, l'aliquota standard è del 21% sul primo immobile affittato, mentre sale al 26% sugli ulteriori immobili (fino a un massimo di 4)
- Imposta sostitutiva: Sostituisce completamente IRPEF e addizionali locali sul reddito da affitto
- Nessuna deduzione costi: Non si possono dedurre spese di manutenzione o altri costi tranne le spese di pulizia, purché siano opportunamente fatturate
- Esenzione da imposta di registro e bollo: Non si pagano queste imposte sui contratti
Esempio pratico: Se guadagni 10.000€ da un solo appartamento affittato con cedolare al 21%, pagherai esattamente 2.100€ di tasse, indipendentemente dai tuoi altri redditi. Se invece hai due appartamenti che rendono 10.000€ ciascuno, pagherai 2.100€ sul primo (21%) e 2.600€ sul secondo (26%), per un totale di 4.700€.
2. Tassazione IRPEF ordinaria
Alternativa alla cedolare, potrebbe essere vantaggiosa in casi specifici:
- Aliquote progressive: Si applicano le aliquote IRPEF per scaglioni (23%, 35%, 43%)
- Deduzione forfettaria 5%: Si dichiara solo il 95% del canone annuo
- Cumulo con altri redditi: Il reddito da affitto si somma agli altri redditi
- Addizionali locali: Si pagano anche le addizionali regionali e comunali
Quando conviene la tassazione IRPEF? Generalmente per persone con redditi molto bassi (pensionati con redditi minimi) o con molti oneri detraibili, ma sono casi limite. Per la maggior parte dei proprietari la cedolare secca risulta più vantaggiosa.
Ritenuta d'acconto del 21% da parte delle piattaforme
Un aspetto fondamentale da comprendere è il meccanismo della ritenuta alla fonte:
- Gli intermediari (Airbnb, Booking, ecc.) che incassano il canone per conto del proprietario devono trattenere una ritenuta del 21% sul canone lordo
- La ritenuta viene versata direttamente allo Stato dall'intermediario
- Il proprietario riceve una Certificazione Unica (CU) che attesta le ritenute subite
- Per chi sceglie la cedolare al 21%, la ritenuta copre già l'intera imposta dovuta
- Per chi opta per la cedolare al 26% (immobili oltre il primo), il proprietario dovrà integrare con un ulteriore 5% in dichiarazione
Questa sistema semplifica notevolmente gli adempimenti per i proprietari, che ricevono già un importo al netto delle imposte principali, riducendo il rischio di dimenticare accantonamenti per le tasse future.
Dichiarazione dei redditi per affitti brevi
Come dichiarare correttamente i redditi da affitti brevi nella tua dichiarazione annuale? Ecco una guida pratica:
Per i proprietari dell'immobile
- Compilare il Quadro RB del modello Redditi PF o la Sezione II del Quadro B del 730
- Indicare dati catastali, giorni di affitto, percentuale di possesso e canone percepito
- Selezionare l'opzione per la cedolare secca (21% o 26%) usando i codici specifici
- Riportare il Codice Identificativo Nazionale (CIN) dal 2025
Per chi subaffitta (non proprietario)
- Utilizzare il Quadro D (redditi diversi) come "canoni derivanti da locazioni brevi"
- Anche qui è possibile optare per la cedolare secca
- Indicare le eventuali ritenute subite tramite piattaforme
Ritenute e crediti d'imposta
- Riportare le ritenute subite tramite intermediari nell'apposito rigo degli acconti/crediti
- Nel 730 precompilato, tali dati potrebbero essere già inseriti automaticamente
- Verificare che la CU ricevuta dalla piattaforma riporti correttamente tutti gli importi
Limiti tra attività occasionale e imprenditoriale
Un aspetto cruciale da considerare è il confine tra l'attività occasionale e quella imprenditoriale:
Quando si resta nell'ambito privato (non imprenditoriale):
- Fino a 4 immobili destinati ad affitti brevi (salvo diverse disposizioni regionali)
- Servizi base: solo consegna chiavi, fornitura biancheria iniziale, pulizia finale
- Gestione non professionale: senza personale dedicato o struttura organizzata
In questo caso puoi beneficiare della cedolare secca e di una gestione fiscale semplificata.
Quando diventa attività imprenditoriale:
- Più di 4 immobili in affitto breve
- Servizi aggiuntivi: colazione, pulizie giornaliere, servizi para-alberghieri
- Organizzazione professionale: personale, reception, marketing strutturato
In questo secondo caso dovrai aprire una partita IVA, iscriverti al Registro delle Imprese, e seguire le regole fiscali delle attività commerciali, perdendo la possibilità di usare la cedolare secca.
Adempimenti obbligatori oltre la dichiarazione
Oltre alla tassazione, ci sono altri obblighi da rispettare:
Codice Identificativo Nazionale (CIN)
- Obbligatorio dal 1° gennaio 2025
- Da richiedere tramite portale del Ministero del Turismo
- Va indicato in tutti gli annunci (online e offline)
- Sanzioni pesanti per chi non lo richiede (da 800 a 8.000 euro)
Registrazione degli ospiti in Questura
- Comunicazione entro 24 ore dall'arrivo degli ospiti
- Utilizzo del portale Alloggiati Web della Polizia di Stato
- Obbligo valido anche per proprietari privati con un solo immobile
Tassa di soggiorno
- Va riscossa dagli ospiti e versata al Comune
- Importi variabili in base alla località (in genere 2-5€ per notte per persona)
- Alcune piattaforme la riscuotono e versano automaticamente in certe città
Codici regionali e SCIA
- Molte regioni richiedono anche un Codice Identificativo Regionale (CIR)
- Possibile obbligo di SCIA al Comune per locazione turistica
- Questi adempimenti si aggiungono al CIN nazionale
Consigli pratici per la gestione fiscale degli affitti brevi
Per ottimizzare la gestione fiscale dei tuoi immobili in affitto breve:
- Valuta attentamente il regime fiscale: In generale la cedolare secca al 21% è la scelta più conveniente per i piccoli proprietari.
- Tieni traccia di tutti i documenti: Conserva ricevute, contratti e comunicazioni delle piattaforme per eventuali controlli.
- Rispetta le scadenze fiscali: La cedolare segue le stesse scadenze dell'IRPEF per saldo e acconti (giugno e novembre).
- Considera un software gestionale: Esistono applicazioni che automatizzano molti adempimenti burocratici, dalla comunicazione alla Questura al calcolo delle tasse.
- Consulta un commercialista: Per ottimizzare la tua situazione specifica, soprattutto se hai più immobili o dubbi sul regime da applicare.
Conclusioni
Tutto ciò che abbiamo esaminato potrebbe sembrare complicato a una prima lettura, ma in realtà seguendo un percorso formativo con BnB Academy, tutti questi processi diventano facilmente automatizzabili e molto più semplici di quanto appaiano. Con gli strumenti e le conoscenze giuste, la gestione fiscale degli affitti brevi può essere efficiente e senza stress.
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N.B.
Le informazioni contenute in questo articolo sono fornite a solo scopo informativo e non costituiscono consulenza legale o fiscale. Nonostante l'impegno nel garantire l'accuratezza dei contenuti, la normativa fiscale è soggetta a frequenti cambiamenti e interpretazioni. Si consiglia di consultare il proprio commercialista o un consulente fiscale qualificato prima di prendere decisioni basate su queste informazioni, per assicurare la conformità alle normative vigenti e la corretta applicazione alla propria situazione specifica.